Cosa fare a Pasqua in Maremma Toscana

Vogliamo darvi alcuni interessanti spunti su cosa fare a Pasqua in Maremma Toscana in occasione della tua prossima vacanza a Grosseto. Il nostro resort di case vacanze in Toscana propone un’offerta davvero speciale per le prime vacanze di primavera in famiglia o con gli amici con prima colazione a buffet inclusa. Il periodo di Pasqua è l’ideale per trascorrere delle allegre giornate in compagnia e portare a casa tanti ricordi divertenti.

 

Pasqua 2024 in Maremma Toscana

La primavera in Maremma Toscana è una stagione incantevole e offre tante idee per le vacanze di Pasqua. La nostra è, infatti, la terra della natura e quando la natura si risveglia tutto assume una veste nuova.

Per Pasqua 2024 a Grosseto ti suggeriamo: passeggiate a piedi ma anche a cavallo, in mountain bike o escursioni in canoa sul fiume Ombrone all’interno del Parco della Maremma. Si tratta di canoe assemblate come catamarani, antiribaltamento, adatte anche per famiglie con bambini.

 

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Per assaporare la bella stagione basta semplicemente avventurarsi in un sentiero, sull’argine del fiume, sulle spiagge incontaminate e si potrà godere di un microclima dolcissimo, di profumi nuovi, di colori pastello, di richiami di animali e di paesaggi incantevoli che racchiudono storia e leggenda, ecosistemi e biodiversità, borghi in festa e vestigia antiche.

La leggenda di Demetra madre terra e di sua figlia Proserpina, rapita da Plutone per farne la regina degli Inferi nonché sua sposa, aleggia in Maremma più che in altri luoghi e prepara al maggio, mese di canti popolari e di questua quando si ringrazia per le messi e l’abbondanza della natura. La Maremma omaggia Demetra che, che dopo essersi chiusa nella rigidità dell’inverno, adirata e addolorata per il ratto scellerato, si convinse a far pace con gli uomini, soltanto dopo aver ricevuto da Plutone la garanzia di trattenere Proserpina solo per sei mesi all’anno e di rimandarla sulla terra per il tempo restante. Ecco, allora, che Demetra esplode in tutta la sua bellezza e magnificenza donando fiori, frutti e grano e diventa madre generosa e felice, a cui gli uomini sono debitori. C’è sempre questo rapporto stretto e secolare in Maremma fra l’uomo e la terra, che a volte è dura e matrigna, ma soprattutto è vista  come madre e come dea che elargisce doni. E allora le squadre di cantori, i “maggiaioli”, visitando i poderi, salutano aprile cantando:

…”Aprile c’ha lasciato co’ ‘na giornata bella, ritorna maggio e la splendente stella…”

 

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Percorsi e itinerari nel Parco della Maremma

Aprile è il mese della Pasqua, festa di rinascita e resurrezione che i Maremmani leggono nei loro campi, nella nascita di un vitellino o di un puledro, nella frutta saporita, nei fiori di mandorlo prima e di pesco dopo.

In questo periodo vi consigliamo il percorso faunistico-forestale (A5-A6) nel Parco della Maremma (vicinissimo alla nostra struttura ricettiva) per attraversare, nel silenzio rispettoso che si deve al luogo e agli animali, i boschi di sughere e di roverelle. Qui potreste imbattervi in branchi di daini leggeri e maestosi insieme, con i loro piccoli al seguito e udire i richiami degli uccelli che intrecciano voli sopra le vostre teste, cercando di riconoscere il verso di un picchio che si scava il nido sul tronco di un albero da quello di un chiurlo o il volo imponente di un falco pellegrino dalla coreografia ondulata di garzette o verdoni.

In primavera, nel Parco, arrivano anche le ghiandaie azzurre, meravigliosi volatili dal piumaggio coloratissimo che da poco sono tornati a nidificare in quest’area, grazie alla messa in opera, da parte dei Guardiaparco, di nidi adatti ad ospitare questo genere di avifauna.
Sempre in primavera è di particolare rilevanza anche l’aspetto floristico di questo itinerario, perché ricco di orchidee di varie specie. È possibile ammirarne a centinaia sui lati del sentiero. Naturalmente è vietata la raccolta. Si raccomanda anche il silenzio se si vogliono vedere gli animali selvatici in stato di libertà.

Se poi desiderate spostarvi sull’itinerario delle zone umide a Bocca d’Ombrone (percorso A7) o nella zona della palude della Trappola, a nord dell’Ombrone con i suoi  specchi d’acqua chiamati “chiari”, potrete ammirare fenicotteri e aironi, nonché individuare il falco di palude dal piumaggio più chiaro rispetto agli altri rapaci.

 

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Lunedì di Pasqua all’Abbazia di San Rabano

Sempre rimanendo nel Parco Regionale della Maremma, ci piace segnalare una visita esclusiva che viene organizzata ogni lunedì di Pasqua all’Abbazia di San Rabano.
Dalla Chiesa di Santa Maria dell’Alberese parte un trattore carico di viveri da consumarsi al sacco, come di tradizione, e ospitante anche persone che preferiscono non affrontare a piedi il percorso piuttosto impegnativo.
Quest’anno, complici anche le restrizioni Covid, San Rabano si può raggiungere a piedi grazie al nuovo itinerario che conduce da Alberese alla storica Abbazia e all’antica Torre dell’Uccellina.
La bellezza e l’interesse artistico culturale dell’Abbazia di San Rabano ricompenseranno la passeggiata lunga e un po’ severa, con vedute mozzafiato che nel mese di aprile si accentuano per la varietà dei colori e delle specie floristiche.

 

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Processione del Venerdì Santo a Grosseto e nei borghi maremmani

Sempre restando in tema di Pasqua, l’antivigilia ci regala una processione di antichissima tradizione: quella della sera del Venerdì Santo quale celebrazione della passione del Signore. Il Vescovo guida la processione partendo dal Duomo di Grosseto e percorrendo le vie del Centro cittadino con la statua del Cristo morto e della Madonna Addolorata. La stessa processione avviene contemporaneamente in vari borghi maremmani, come a Buriano (vicino a Castiglione della Pescaia), dove il corteo è preceduto da “incappucciati” vestiti con lunghe tonache nere che coprono anche il volto e con flagelli alla cintura a ricordare le antiche figure di penitenti per il tradimento di Cristo la sera dell’ultima cena. Tutto sottintende a una rinascita non solo spirituale ma di vita in genere.

Enogastronomia in Maremma Toscana in primavera

È così che in Maremma potrete scegliere le primizie come la frutta e la verdura giuste per seguire il ritmo del tempo, cogliendo asparagi selvatici lungo sentieri e strade di campagna, degustando alimenti di stagione come carciofi, fave, zucchine e poi ciliegie, fragole, albicocche. A livello gastronomico, si aprono le sagre in paesi e borghi dal sapore medievale, si propongono i primi pranzi o merende all’aperto sulle spiagge balneari o nelle piccole e rustiche trattorie di campagna, perché le giornate si allungano, l’aria si fa tiepida e le brezze piacevoli.

 

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Cosa fare in Maremma Toscana se piove

E se, fra un venticello gentile e il primo calore di primavera, dovesse intromettersi un giorno di pioggia? Niente paura, perché le alternative sono interessanti.

  • A Grosseto città, potreste visitare due splendidi Musei, ambedue situati nel centro in antichi edifici storici: uno è il Museo Archeologico con reperti che vanno dall’età paleolitica alla cultura villanoviana ed etrusca fino a testimonianze di epoca romana e quindi medievale, tutti ritrovati in siti archeologici della zona circostante. L’altro è il Museo di Storia Naturale della Maremma: un viaggio nella natura complessa e antica del nostro territorio;
  • Degna di nota la Pinacoteca della Diocesi di Grosseto, adiacente alla Cattedrale di San Lorenzo che anch’essa merita una visita per la sua astratta purezza gotica e per assistere al tradizionale Concerto di Pasqua dell’Orchestra Sinfonica Città di Grosseto;
  • Interessanti anche l’Acquario Comunale di Grosseto gestito dai volontari del Club Subacqueo che forniscono le specie viventi recuperate nel tratto di mare della zona e l’Acquario di Talamone che ospita esempi di tartarughe acquatiche della specie “Caretta caretta” che spesso vengono trovate spiaggiate e quindi inviate al Centro Recupero Tartarughe marine, per poi essere liberate in mare;
  • In provincia di Siena, ci sono due suggestive Abbazie da visitare: la più vicina è San Galgano, un’Abbazia cistercense in stile gotico, con la chiesa purtroppo priva di tetto, anche se in questo sta la sua magia e la sua unicità; la seconda è l’Abbazia romanica di Sant’Antimo in cui, soprattutto in occasione della Pasqua, vengono celebrate funzioni religiose con canti gregoriani, esperienza mistica e spirituale di eccellenza.

 

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