Ponte sul fiume Ombrone

 

A 4 chilometri dalla Fattoria San Lorenzo si trova il ponte ciclo pedonale sul fiume Ombrone grazie al quale è possibile raggiungere in bicicletta il Parco Regionale della Maremma e godere in totale libertà di meravigliosi percorsi dell’area protetta, dello spettacolo della natura e delle bellezze storiche e culturali custodite al suo interno.
Il ponte sul fiume Ombrone è raggiungibile in 20 minuti in bici direttamente da Fattoria San Lorenzo attraverso un percorso esclusivamente ciclabile o pedonale in totale sicurezza.

Ecco alcune proposte di itinerari in bicicletta con i percorsi ufficiali della Fiab:
1) Per il mare: da Grosseto alla scoperta del “gioiello” Castiglione della Pescaia > scopri il percorso;
2) Il Fiume Ombrone: sulla riva dell’Ombrone alla scoperta di Grosseto e del fiume > scopri il percorso;
3) Il cuore della Maremma: in un itinerario dedicato ad Alberese (sede del Centro Visite del Parco della Maremma) raggiugibile direttamente da Fattoria San Lorenzo attraverso un percorso ciclabile in totale sicurezza > scopri il percorso;
4) Il Parco Regionale della Maremma: 25 km di territorio incantevole da esplorare attraverso vari itinerari ciclabili > scopri il percorso.

Per maggiori informazioni e prenotazioni contattate Isacco e Serena allo 0564.24116 o via email a info@fattoriasanlorenzo.it

 

 

Fiume Ombrone: itinerario ciclopedonale a Grosseto

Vi invitiamo inoltre a scoprire le nostro proposte personalizzate di percorsi ciclopedonali lungo il fiume Ombrone.

Vi suggeriamo di percorrere la via dell’acqua, il fiume Ombrone: a piedi se siete dei camminatori oppure in bici ma comunque con lo spirito dei “pellegrini” che vanno dritti alla meta.

Acque verdi, vegetazione palustre, boschi e radure: l’Ombrone è avvolto dalla leggenda di Ambra, la bella ninfa figlia di Artemide che dalla dea gelosa fu trasformata in una roccia per sottrarla all’amore di Ombrone. Ma Ombrone ancora l’ama, la bacia e la lambisce nei pressi di Sasso d’Ombrone, fino a consumarla, tanto che ora è ridotta a poco più di un grande sasso.

Piangere non è male quando si piange per qualcuno o per qualcosa” sussurra ancora il cipresso centenario a Ombrone che inconsolabile non perde la speranza e accarezza la roccia: “male è quando si piange per niente!“.

Partendo da Fattoria San Lorenzo (che può fornirvi anche bici da trekking) c’è un viottolo che porta prima sull’argine del fiume e poi al sentiero che conduce al Ponte ciclabile e pedonale.

Il ponte ciclo pedonale sul fiume Ombrone ha creato un collegamento tra la strada della Trappola e la strada in direzione di Alberese e del Parco Regionale della Maremma, vero e proprio gioiello incastonato tra i Monti dell’Uccellina.

Si tratta di un ponte in acciaio che potrebbe far pensare a un’opera impattante che poco si addice a una natura pura, selvaggia e incontaminata ma in realtà il bianco della struttura, lo slancio di oltre 70 metri e la pavimentazione in legno ci fanno immaginare una creatura che si libra nell’aria in un’ottica di mobilità sostenibile, l’anticipazione di un fenicottero o di una garzetta che troveremo a distendere le ali nel cuore del Parco, tra il bagliore delle albe e il fuoco dei tramonti.

Quando si arriva al ponte sull’Ombrone, dalla partenza da Fattoria San Lorenzo sono trascorsi circa venti minuti di bici.

 

fiume ombrone ponte

 

La località in cui si trova il ponte porta l’antico nome di “Pian di Barca”, per la sua posizione strategica in fondo all’antica Via Aurelia. Già dai tempi tristi della malaria, quando la Maremma, e in particolare la piana di Alberese, era nelle mani di uomini coraggiosi, non importa se toscani autoctoni o veneti trapiantati, c’era la necessità di attraversare il fiume per trasportare uomini, merci o animali e non esistevano ponti. In realtà, se risaliamo all’epoca romana del II sec. d. C., un ponte c’era: era il Ponte del Diavolo che permetteva all’antica Via Aurelia di attraversare l’Ombrone e ancora se ne possono intravedere i ruderi.
Purtroppo tra le due guerre mondiali esisteva solo la “barca”, anzi una grande zattera legata ad una fune capace che uomini nerboruti, veri e propri personaggi che ancora vivono nell’immaginario collettivo degli Alberesini, trasportavano dall’una all’altra sponda per traghettare un carico in ogni caso prezioso.

Vi troverete nel punto in cui l’Ombrone è nel pieno della sua vita: nato torrente in montagna, nel territorio grossetano si adagia come un adulto nella sua maturità, percorre il Parco Regionale della Maremma e solo alla fine del suo corso sfocerà nel mare a Bocca d’Ombrone (altra tappa da non perdere).

Una volta superato il ponte si può raggiungere il Parco della Maremma e si può proseguire, attraverso un preciso itinerario interno verso la frazione di Alberese o, deviando a destra in località Spergolaia, seguire la direzione di Marina d’Alberese.

 

fiume ombrone parco maremma

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