Foliage in Maremma Toscana: autunno nei boschi più belli

 

Il foliage in Maremma Toscana è uno degli spettacoli che la natura e questi meravigliosi paesaggi ci regalano ogni anno. Il periodo perfetto è quello che va da metà ottobre fino alla fine di novembre. È in questo lasso di tempo, in questo mese e mezzo, che è possibile lasciarsi conquistare dai colori accesi che le foglie degli alberi assumono.

Un periodo indicativo, che può variare di anno in anno, e che quindi può essere anticipato o posticipato a seconda delle condizioni atmosferiche.

 

Il foliage sul Monte Amiata

Una delle location più belle dell’intera Maremma Toscana per ciò che riguarda il foliage è il Monte Amiata.
Il gruppo montuoso è di origine vulcanica ed è situato nell’Antiappennino toscano, tra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Paglia. È compreso tra le provincie di Grosseto e Siena.
Il Monte Amiata è un antico vulcano pronto a colorarsi nel corso dell’autunno, con castagneti secolari e faggeti che creano un tappeto di foglie rosse su cui camminare.
Qui possiamo ammirare la meraviglia del foliage scegliendo uno dei tanti sentieri di trekking che partono da borghi come Abbadia San Salvatore, Arcidosso e Santa Fiora e attraversano i boschi.
L’autunno in Maremma è soprattutto castagne, un prezioso frutto che viene celebrato con feste dedicate che si svolgono tra ottobre e novembre.

 

vacanze in Maremma

 

Dove vedere il foliage in Maremma Toscana?

Il territorio è particolarmente ricco di borghi incantevoli ma anche di sentieri ideati ad hoc:

Strada della Castagna del Monte Amiata: un complesso di sette sentieri che fondono storia e natura. Percorrere questo cammino significa ripercorrere la storia del popolo amiatino che ancora oggi cura con le proprie mani un bosco che ci dona un frutto meritevole della denominazione IGP. La Strada della Castagna del Monte Amiata è il percorso che ci conduce attraverso un territorio nominato come “paesaggio del castagno e delle attività umane in esso presenti e proprie di tale paesaggio”. Un tragitto che ci consente di attraversare la fascia fitoclimatica del Castanetum del versante grossetano. Lungo tutto il territorio del Monte Amiata esiste una civilizzazione del castagno di particolare ricchezza antropologica e naturale, le cui tracce risalgono all’VIII secolo d.C.
La Strada della Castagna del Monte Amiata propone 7 itinerari da fare a piedi, facili e adatti a tutti, come quello che da Tepolini percorre un giro ad anello di 4 km attraversando castagneti, oliveti, frutteti e borghi pittoreschi;

 

Strada della Castagna del Monte Amiata

 

Cosa fare in autunno in Maremma Toscana?

Uno dei must è rappresentato dalla visita di piccoli borghi e di location naturalistiche da favola:

Castello del Potentino a Seggiano: è situato nell’omonima località nella parte Nord del territorio comunale di Seggiano, oltre il torrente Vivo. Venne costruito nel corso dell’XI secolo come antico possedimento dei vescovi di Chiusi. Durante il Duecento venne sottomesso a Siena e agli inizi del Trecento fu conteso tra varie famiglie di nobili, come i Buonsignori, i Tolomei, i Salimbeni che si spartirono la proprietà facendola divenire un importante complesso rurale. Durante il Seicento la fortificazione viene acquistata dalla famiglia Bourbon del Monte che rimarrà proprietaria fino al secolo scorso, quando lo scrittore britannico Graham Greene la rilevò trasformandola in un’azienda agricola.
Ancora oggi il Castello del Potentino conserva il suo originario aspetto medievale. Occupa due aree distinte: quella più esterna comprende edifici rurali annessi e introduce alla seconda area; la seconda è più interna, vi accediamo attraverso una porta ad arco che si apre lungo una cortina muraria con merli sommitali.
L’area padronale è caratterizzata dal castello che si sviluppa ad L attorno ad un cortile. L’edificio, a differenza del resto del complesso, è in stile rinascimentale a causa degli interventi eseguiti tra il Quattrocento e il Cinquecento. Troviamo un portone di accesso architravato sormontato da uno stemma gentilizio e sul tetto ecco un campanile a vela.
Oltre l’area padronale ecco una terza area ben distinta che ospitava un giardino all’italiana e che ora è completamente modificata.
Sempre all’interno della struttura troviamo la cappella gentilizia dedicata a Sant’Antonio da Padova;

 

castello seggiano

 


Santa Fiora
: parte integrante del circuito “I borghi più belli d’Italia”, Santa Fiora è un piccolo comune in provincia di Grosseto, a quasi 700 metri su livello del mare. Il territorio si estende per quasi 63 kmq nell’area del Monte Amiata, sviluppandosi tra quote collinari e montuose. Nel corso del 2015 è stata assegnata al borgo la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per le sue elevate qualità turistiche, ambientali e socio-culturali. Tra i punti di interesse troviamo Pieve delle Sante Flora e Lucilla, la Chiesa del Santissimo Nome di Maria, la Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, la Chiesa di Santo Stefano protomartire e Convento della Santissima Trinità, Cappella di San Bastiano, Cimitero monumentale di Santa Fiora, Convento di San Michele arcangelo, Sinagoga di Santa Fiora, Palazzo Pretorio, Palazzo Sforza Cesarini, Palazzo Luciani, Palazzo delle Scuole, Peschiera, Centrale geotermica Bagnore 3;

 

santa fiora

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